Estrattore di succo per frutta e verdura
20/07/2023Gli estrattori di frutta e verdura sono apparecchi di particolare interesse. Che si caratterizzano per produrre dei concentrati ricchi di elementi nutritivi. Si tratta di prodotti che agiscono a freddo ed in maniera lenta, attraverso il lavoro di una coclea, idonea a provocare la disgregazione dell’alimento e l’emissione del succo in esso contenuto. Gli estrattori si distinguono dalle centrifughe e dai frullatori, che invece pongono in essere un intervento rapido ed incisivo. Ma la trasformazione che compiono si considera in grado di compromettere, quanto meno in parte, la conservazione di numerose entità benefiche contenute nella frutta e nella verdura: l’azione veloce degli elementi di taglio produce attrito e di conseguenza calore, in grado di influenzare negativamente la permanenza di un significativo quantitativo di elementi nutritivi.
Gli elaborati che si ottengono tramite il procedimento dell’estrazione a freddo sono quindi in grado di mantenere intatte le numerose entità nutritive e benefiche, che si trovano all’interno della frutta e della verdura. Si predispongono ad essere consumati da parte dei più piccoli o da parte di chi compie un’attività sportiva in modo regolare. Ma alla stessa maniera si rivolgono a coloro i quali hanno il desiderio di svolgere una dieta sana o sono impegnati a sostenere una dieta dimagrante. Il loro consumo ovviamente si ritiene vantaggioso nei confronti di chiunque vuole condurre una sana alimentazione.
Le caratteristiche degli estrattori di succo
I dispositivi di cui si tratta sono costituiti di una base, all’interno della quale risiede il corpo macchina, su cui poggia un contenitore. All’interno di quest’ultimo modulo sorge una coclea, collegata al sistema elettrico, che produce un movimento a spirale. Tra il recipiente e la coclea vi è invece un altro elemento di notevole importanza: il filtro. Che permette di mantenere tutti i residui della spremitura al suo interno e di lasciar passare soltanto il prodotto dell’estrazione. Il passaggio dell’elaborato dal dispositivo all’esterno avviene grazia ad una bocchetta apposita. Sopra il contenitore si erge un apposito condotto, di dimensioni variabili, a seconda della capienza del recipiente del prodotto che si prende in esame. Attraverso questo elemento si immettono le parti degli alimenti sulle quali si desidera intervenire. Ovviamente a seconda del modello che si prende in esame è possibile rilevare delle differenze, sia sotto il profilo del design sia per quanto riguarda il livello di sofisticazione.
- Prima di inserire ciò che su cui si vuole operare è indispensabile prepararlo nella maniera corretta. Quindi è opportuno rendere il frutto o la verdura di dimensioni idonee, eventualmente rimuovendo le entità ritenute irrilevanti ai fini della qualità dell’estrazione. E’ necessario lavare i prodotti da cui si desidera raccogliere il succo. Qualora si volessero coinvolgere nell’estrazione anche le bucce, ci si dovrebbe assicurare che la frutta o la verdura coinvolte provengano dall’agricoltura biologica. Altrimenti sarebbe meglio rimuoverle, pur essendo elementi ricchi di elementi nutritivi.
Le caratteristiche dei vari modelli di estrattore di succo
I diversi modelli di estrattore a freddo che si trovano sul mercato si presentano, nella maggior parte dei casi, con le medesime sembianze. Riprendono dunque la struttura e la composizione di come si è descritto in precedenza. Le differenze tra i vari esemplari emergono prima di tutto in relazione alle dimensioni e quindi da quanta frutta o verdura sono in grado di trasformare. In secondo luogo gli elementi distintivi emergono relativamente al grado di sofisticazione dell’apparecchio. Alcuni estrattori sono elementari, dunque hanno un aspetto essenziale, con pochi comandi a disposizione. Altri invece, soprattutto le versioni di ultima generazione, si caratterizzano per avere dei comandi digitali e consentire degli interventi più capillari. Offrono inoltre la possibilità di decidere le modalità di intervento ovvero l’intensità, sebbene la loro caratteristica primaria rimanga sempre la medesima, rilevabile nella lentezza del processo di estrazione.
Ulteriori diversificazione tra i vari modelli si rintracciano nel design, in quanto ciascuna casa produttrice cerca di migliorare l’estetica e di renderla più accattivante. Anche perché si cerca di rendere i propri oggetti con una connotazione particolare al fine di caratterizzarli. Le versioni di maggior pregio si avvalgono anche di materiali evoluti, specie nelle rifiniture esterne o nella composizione degli elementi fondamentali di cui è costituito l’estrattore. Ciò comporta un aumento del loro valore ma anche la garanzia di avere a disposizione un prodotto efficacie ed affidabile. Oltretutto gli apparecchi di questo tipo si ritengono in grado di durare più a lungo. Quindi nei confronti dei singoli pezzi si hanno meno probabilità di usurarli anzitempo e di doverli cambiare.
Consigli utili
Quando si possiede un estrattore è necessario che si compiano degli interventi di manutenzione. Innanzitutto si deve procedere alla pulizia dei vari componenti al termine di ogni operazione. In quanto i residui delle lavorazioni si potrebbero attaccare all’interno del recipiente e del filtro, compromettendo la qualità delle produzioni successive. Si ricorda che i residui possono degenerare e produrre della muffa. Il filtro non funzionerebbe a dovere, considerato che le rimanenze delle lavorazioni potrebbero col tempo danneggiarlo. In fase di pulizia si dovrebbe ricorre all’uso di acqua calda e di sapone per stoviglie, dunque procedere con il lavaggio e l’asciugatura a mano, a parte il corpo macchina. Per rimuovere gli elementi più duri ci si dovrebbe avvalere di un piccolo spazzolino. Se si avesse la necessità di intervenire a livello meccanico, si dovrebbero avere le necessarie esperienze e, in ogni caso, seguire le indicazioni che si trovano all’interno del libretto di istruzioni.
Si consiglia di evitare di inserire le varie componenti dell’estrattore all’interno della lavastoviglie, perché si potrebbero danneggiare a seguito dell’azione troppo violenta dell’acqua. Alla stessa maniera è necessario escludere il ricorso a prodotti chimici. Perché nel caso vi rimanesse traccia, in ragione di una semplice negligenza nel corso dell’asciugatura, gli elementi entrerebbero in circolazione in occasione di future elaborazioni. Per quanto riguarda i preparati, si deve fare attenziona alla loro custodia. In quanto non essendo pastorizzati né sottoposti ad un processo di sterilizzazione si potrebbero avariare in breve tempo. Si consiglia dunque il consumo entro un periodo massimo di quarantotto ore. Ovviamente la conservazione all’interno del lasso di tempo indicato dovrebbe avvenire in frigorifero.